- Al di là delle ragioni recondite della mossa di Italia Viva sul ddl Zan, su cui sono aperte le speculazioni, il punto politico è l’intenzione di eliminare dal provvedimento il rimando a “orientamento sessuale” e “identità di genere” come dimensioni della personalità meritevoli di tutela.
- Si tratta, ancora una volta, di rallentare il processo di costruzione di quella che il sociologo Éric Fassin chiama «democrazia sessuale», in cui le norme relative al genere e alla sessualità siano oggetto di discorso pubblico, non traduzione di un presunto «ordine naturale».
- Gli avversari di questo progetto sono noti. Non solo il Vaticano, ma tutte le forze politiche che in Europa sono schierate a difesa della famiglia – s’intende, eterosessuale – come «unità fondamentale delle nostre nazioni».
I diritti Lgbt sono una frontiera politica contro l’ultradestra
05 luglio 2021 • 20:36