La polemica su Orlando

Il dibattito sul blocco dei licenziamenti trascura il fatto che i licenziamenti sono già iniziati

LaPresse
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  • Dall’inizio della pandemia i licenziamenti ci sono stati eccome, anche se meno del passato. La narrazione del 2020 senza alcun occupato a tempo indeterminato che perde il posto di lavoro si scontra con i dati.
  • Dall’analisi delle Comunicazioni obbligatorie del ministero del Lavoro emerge che nel 2020 ci sono stati circa 550 mila licenziamenti contro i 900 mila del 2019. Non sono ancora disponibili i dati del 2021.
  • A questi poi si sommano le centinaia di migliaia di occupati a termine che hanno visto il loro contratto non rinnovato e i tirocinanti che hanno avuto la stessa sorte o che peggio hanno visto il tirocinio interrompersi: i licenziamenti fantasma.

È ormai da oltre un anno che il dibattito sul lavoro in Italia si è polarizzato intorno al tema del blocco dei licenziamenti. Non certo una novità in un Paese in cui è ormai impossibile porre l’attenzione su un tema senza appunto uno scontro radicale tra posizioni quasi sempre inconciliabili. Prolungato più volte, il blocco ha ora gli ultimi due step prima di essere tolto del tutto. Ma sono step che non sembrano mettere tutti d’accordo, soprattutto Confindustria e i sindacati, contrapposizione

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