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Il Doge è all’ultimo ballo: come sarà il Veneto dopo Luca Zaia?

  • Le ultime elezioni regionali in Veneto hanno sancito il trionfo di Luca Zaia. L’ampiezza del suo successo consente al Presidente di gestire le politiche regionali con una leadership incontrastata, che confina in un cono d’ombra gli alleati.
  • Si tratta di una situazione speciale e transitoria, poiché nel 2025 Zaia non potrà ricandidarsi alla guida della Regione Veneto.
  • Oggi il “modello Veneto” è scosso dagli effetti delle crisi che hanno caratterizzato la prima parte del nuovo secolo.  Accanto a imprese capaci di performance di assoluta eccellenza, molte altre patiscono gravi difficoltà. Una terra che, negli anni Ottanta e Novanta, si è contraddistinta per una peculiare vivacità politica oggi sembra ferma, in attesa.  Nei prossimi mesi vedremo se riusciranno ad emergere nuove soluzioni ai nuovi problemi che deve affrontare il Veneto, magari da nuovi soggetti.

   C’è peraltro da entrare nel merito di questo trionfo personale di Zaia, dipinto anche da voci della stampa estera come una figura emergente della politica italiana da proporre in antitesi a Salvini. In realtà si tratta di letture sommarie, così come quelle che riducono la sua affermazione alla tendenza dei cittadini a “raccogliersi attorno alla bandiera” (nella fattispecie: ai Presidenti di Regione) in seguito alla pandemia. Le ragioni del successo di Zaia precedono la sovraesposizione med

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