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Non è vero che le forze politiche sono sottomesse o emarginate dall’attuale governo. Sono allineate e coperte in attesa dell’elezione del presidente della Repubblica.
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Una volta definita quella partita, tutta la politicità intrinseca ai partiti tornerà fuori. Se si rivelerà un vaso di Pandora, sono da mettere in conto elezioni anticipate.
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Che siano deboli o forti, disprezzati o apprezzati, non conta: sono sempre loro, i partiti, i padroni del gioco.
Fin dall’inizio dell’anno ricorre un mito: che la “politica” e i partiti fossero stati emarginati dall’arrivo di Mario Draghi a palazzo Chigi. Non è così. L’incarico affidato a Draghi è derivato da una scelta autonoma del presidente della Repubblica come la Costituzione gli consente di fare. In altri termini, la politica, al suo vertice istituzionale più alto, si è dimostrata ben presente e propositiva. Che questo intervento risolutorio provocasse un appannamento del ruolo dei partiti era i



