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Il grado zero della scala Rai. Tutto l’usato insicuro nei prossimi palinsesti

  • Mentre i vertici assestano i palinsesti, arrivano le prime indiscrezioni sugli attesi paracadutati della destra in tv. Che però non sono paracadutisti, ma gente che già abitava nei dintorni o in Rai aveva lasciato le valige durante un ultimo soggiorno.
  • La nota questione dell’egemonia culturale pare comporti la lottizzazione orizzontale a ora pranzo, dove l’illuminismo di Zanchini (con l’apporto di Augias) si ritrae e cede turni alle destre riflessive di Giordano Guerri e Marcello Veneziani.
  • Nell’insieme, a giudicare da quanto emerso finora, ci sarà sì l’attesa scossa, ma al grado 0,5 della scala Rai e, per lo più concentrata nel piccolo mondo di agenti, conduttori e influencer assortiti da tinello, e attenta, va sottolineato, a non innescare il lamento degli esclusi. Un terremoto vero ci sarebbe un minuto dopo che la famiglia Berlusconi sbolognasse Mediaset. 

Il più del lavoro per spostare verso destra l’asse della Rai è stato già fatto con la fuoruscita di Fazio e Annunziata, il “cordiale” e la “cinica”, di sicuro i “sinistri” più insidiosi perché entrambi capaci di andare al di là, lui in un modo lei in un altro, del giro dei fedeli già convinti. Ci è già capitato di osservare che entrambi hanno agito in modo saggio a cercarsi un posto altrove perché programmi come i loro non possono essere realizzati se non in una azienda che ti sia amica fino in

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