- Il M5s per almeno due lustri è stato insieme l’acme dell’antipolitica e dell’iper-politica. Proprio l’inclusione, l’utopia della partecipazione sempre e a tutti i livelli istituzionali, ha rappresentato il mito e il rito fondativo del sedicente non partito
- Nemmeno nella forma, il partito, è diverso dagli altri. Non lo è per i temi che tratta, per come li affronta, né per l’organizzazione o per la classe dirigente, variamente in-competente
- Un partito che occupa interi gangli della burocrazia ministeriale, ma pretende di essere altro e persino altero, nonostante alcune lacunose carenze fondamentali
Il M5s è sempre stato un partito. Tutto il resto era un’illusione
28 ottobre 2020 • 00:00Aggiornato, 30 ottobre 2020 • 18:14