Il Pd e la sinistra

Il manifesto di scioglimento non possono scriverlo gli sconfitti

LaPresse
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  • Oggi c'è chi parla di scioglimento del Pd. Il manifesto dello scioglimento non solo è doloroso per chi è appartenuto a una forza politica, ma è un atto di revisionismo profondo.
  • Questo manifesto non può essere scritto dagli autori della sconfitta ma da chi aveva aderito a questa forza credendola innovativa e capace di creare una nuova sintesi politica.
  • Serve dunque una grande convocazione dei non votanti, dei quarantenni che non hanno nulla da spartire con quello che è avvenuto fino al 1992. 

Senza inseguire definizioni roboanti, possiamo chiamare il 25 settembre la “giornata del disvelamento”. Tre le questioni. La destra ha vinto le elezioni ma non ha stravinto, non c’è stato lo straripamento parlamentare che consenta di cambiare l'assetto istituzionale del paese in autosufficienza. La seconda questione: la sinistra organizzata tradizionale non è più una forza capace di dare un orientamento per un'alternativa. La terza: per la prima volta alle politiche l’astensione è profonda e co

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