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Maturità, il ministero “costringe” gli studenti alluvionati a non fare le prove scritte d’esame

  • Scriveva Jean-Jacques Rousseau che la legge «considera i sudditi come un corpo collettivo e le azioni come astratte, mai un uomo come individuo né un’azione particolare. Così la legge potrà stabilire che vi siano privilegi, ma non può darne nominativamente a nessuno.
  • In uno stato di diritto, questa regola può essere calpestata nel tentativo di agire a fin di bene. L’ordinanza del ministero dell’Istruzione ha eliminato le prove scritte per quegli studenti che risiedono in comuni alluvionati, ma senza tenere conto delle circostanze specifiche.
  • Non si capisce per quale motivo questi studenti non potrebbero sottoporsi, se lo vogliono, alle prove scritte degli Esami di Stato del 21 e 22 giugno. Non sarebbe meglio che si prevedesse che fossero gli studenti a chiedere l’esonero anziché costringerli ad essere esonerati?

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