Quando a sinistra si parla di astensionismo, di riportare gli elettori alle urne come di una missione impossibile, una grande muraglia di distanza e di sfiducia da scalare, ci sono dietro le spalle anni di governo senza popolo, dopo decenni di popolo senza governo
Era l’inizio di primavera di dieci anni fa, marzo 2014, Emanuele Macaluso compiva novant’anni e passai una mattinata nella sua casa a Testaccio, lo intervistavo per L’Espresso. I piedi appoggiati su un cuscino, circondato da pile di giornali e di libri, alle pareti il simbolo della Trinacria, il disegno di Renato Guttuso, con la colomba della pace schizzata per il primo maggio 1982, il giorno dopo il massacro mafioso del segretario del Pci siciliano Pio La Torre con Rosario Di Salvo, all’ingress



