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Il Pd di Elly Schlein deve essere un partito leader, non un movimento

Foto Adriano Conte/LaPresse 04-03-2023 Firenze, Italia - politica - Elly Schlein alla manifestazione a Firenze indetta dai sindacati in difesa della scuola e della Costituzione dopo le violenze al Liceo classico Michelangiolo.Nella foto: Elly Schlein04-03-2023 Florence, Italy - politics - Elly Schlein at the demonstration in defense of the school and the Constitution in Florence. In the pic: Elly Schlein
Foto Adriano Conte/LaPresse 04-03-2023 Firenze, Italia - politica - Elly Schlein alla manifestazione a Firenze indetta dai sindacati in difesa della scuola e della Costituzione dopo le violenze al Liceo classico Michelangiolo.Nella foto: Elly Schlein04-03-2023 Florence, Italy - politics - Elly Schlein at the demonstration in defense of the school and the Constitution in Florence. In the pic: Elly Schlein
  • Senza partiti che facciano il loro lavoro di rappresentanza-organizzazione politica i movimenti soffrono, perché il loro scuotere l’opinione, incalzare lo status quo, non ha presa.
  • E’ sperabile che con la nuova segretaria Elly Schlein il Partito democratico non coltivi l’ambizione di farsi movimento, ma si convinca del bisogno che c’è di un “partito leader”.
  • Un partito capace di attrarre i movimenti dando loro nuovo ossigeno, di stringere con loro un patto di collaborazione.

I partiti politici non stanno bene, ma i movimenti non stanno meglio. Si sottovaluta la relazione stretta tra queste due forme di partecipazione democratica. Anzi, i teorici della democrazia partecipativa hanno spesso considerato i partiti un blocco piuttosto che un volano. Un blocco perché, anche quando sono (erano) di massa, i partiti tendono a restringere i termini della partecipazione, subordinandola alle loro esigenze legittime di consenso elettorale. Insomma, agli occhi dei partiti

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