Commenti

In tempo di guerra dobbiamo preservare la memoria e la civiltà

Dopo il «mai più» invocato per i crimini del Novecento la civiltà occidentale non può accettare che in suo nome si giustifichi ciò che sta accadendo a Gaza

In questi giorni si commemorano le stragi compiute ottant’anni fa dai nazisti sui monti dell’Appennino settentrionale. Fu infatti nei giorni tra fine settembre e inizio ottobre del 1944 che le truppe tedesche si macchiarono di orrendi crimini, infierendo su popolazioni inermi nei villaggi dell’appennino bolognese. Stragi piccole e grandi nelle quali perirono per lo più donne, anziani e bambini, crimini rimasti impuniti che sono anche in qualche modo usciti dalla narrazione ufficiale prevalente c

Per continuare a leggere questo articolo

VAI ALLA PAGINA DELL’AUTORE