La vicenda del riservista israeliano ucciso per errore dopo aver fermato due terroristi racconta della pericolosa cultura delle armi fra i civili che intossica la società
La reazione del premier Benjamin Netanyahu alle sequele dell’attentato di Gerusalemme è stata: “Così è la vita”, scatenando una ridda di reazioni e di proteste. Ma è proprio ciò a cui Israele si sta preparando nel clima infuocato del post 7 ottobre. Il fatto è noto: Yuval Doron Castleman, un civile armato che aveva reagito per primo all’attentatore palestinese, è stato ucciso da due soldati accorsi subito dopo, che lo hanno scambiato per un terrorista benché lui avesse gettato l’arma, si fosse m


