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La colpa del non lavoro. Cosa c’è dietro la riforma del reddito di cittadinanza

  • Dopo le indiscrezioni di qualche settimana fa sul nuovo reddito di cittadinanza, già messe da parte dal governo, sembra ora che i suoi sostituti saranno presto approvati dal Consiglio dei ministri. 
  • Quello più interessante è il secondo strumento, la Garanzia per l’attivazione lavorativa (Gal). In questo caso la soglia Isee, si abbassa ulteriormente, scendendo a 6.000 euro annui, il reddito mensile corrisposto scende da 780 a 350 euro, la durata massima a dodici mesi non prorogabili.
  • Per come è strutturato, infatti, rivela la visione sottostante al provvedimento. 

Dopo le indiscrezioni di qualche settimana fa sul nuovo reddito di cittadinanza, già messe da parte dal governo, sembra ora che i suoi sostituti saranno presto approvati dal Consiglio dei ministri. Il plurale è dato dal fatto che, a regime, saranno due gli strumenti previsti. Il primo, la Garanzia per l’inclusione, richiama molto il vecchio reddito di cittadinanza ma ne riduce in modo importante la platea sia abbassando a 7.200 la soglia Isee necessaria sia escludendo coloro che vengono rite

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