Storia e valori

La guerra del consenso: perché i media allineati questa volta non bastano al governo

A man puts his foot on sculpture of Russian President Vladimir Putin with a gun in the mouth and writing \\\"Shoot yourself\\\" during its installation in central Kyiv, Ukraine, Saturday, May 7, 2022. (AP Photo/Efrem Lukatsky)
A man puts his foot on sculpture of Russian President Vladimir Putin with a gun in the mouth and writing "Shoot yourself" during its installation in central Kyiv, Ukraine, Saturday, May 7, 2022. (AP Photo/Efrem Lukatsky)
  • Per la prima volta nella storia repubblicana un governo alle prese con una grave crisi internazionale non sembra in grado di imporre nel dibattito pubblico una narrazione che corrisponda alle proprie scelte e le giustifichi, come di solito avveniva in passato quando l’Italia affrontava temperie analoghe.
  • Non è un insuccesso di poco conto, e rilevanti sono in prospettiva le possibili conseguenze.
  • Mentre mandiamo cannoni nel Donbass i sondaggi attestano un divario ormai imbarazzante tra la minoranza che ritiene sacrosanto aiutare l’Ucraina a difendersi e la maggioranza che invece si oppone all’invio di armi.

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