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La lezione della pandemia: il potere degli scienziati è un rischio per la democrazia

  • La storia di questo lungo anno di pandemia segnala due pericoli: che la scienza sia piegata a servire altri poteri e che assuma in proprio il potere di condizionare le decisioni.
  • Se il disaccordo tra scienziati è inevitabile, la sua spettacolarizzazione induce nel pubblico la fatale sensazione di ricevere, anziché informazioni basate su evidenze, opinioni di parte, dettate da interessi.
  • Se la scienza entra in una contesa di poteri, o si piega all’influenza altrui, smarrisce il suo ruolo, che richiede imparzialità, libertà e non impegno nel campo politico.

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