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La politica deve liberare il paese da tecnocrazia e demagogia

  • I nostri partiti sono stati incapaci di eleggere un nuovo presidente della Repubblica, coabitano malvolentieri in un governo di unità nazionale guidato da un «tecnico».
  • I partiti dovrebbero impegnarsi a utilizzare quel che resta di questa stagione di unità nazionale (anche) per riformare sé stessi, e le regole della politica. Dandosi un obiettivo, nel medio periodo: riuscire a formare una classe dirigente radicata e di qualità.
  • Sono tre linee di intervento che vanno considerate nel loro insieme. Dietro, c’è un’idea della società, che poi è la stessa che ritroviamo nella maggior parte dei paesi dell’Ue, a cominciare dalla Germania.

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