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La sinistra deve garantire l’equità anche con interventi differenziati

  • Nel corso degli anni e soprattutto dopo la caduta dei regimi comunisti in Europa, la parte politica che più si era riconosciuta nel principio di uguaglianza sostanziale della Costituzione ha adottato un approccio meno interventista.
  • Il pensiero dominante nella sinistra dagli anni Novanta in poi ha individuato in alcuni correttivi, per esempio nella garanzia formale di pari accesso all’educazione e alla sanità, gli interventi necessari per livellare i punti di partenza. Il mercato avrebbe fatto il resto.
  • Tuttavia, proprio da forze quali la rivoluzione digitale e la globalizzazione, sono emerse sfide e contraddizioni ai quei principi di pari opportunità diventati di comune accettazione, e limiti alla capacità degli interventi pre-produttivi di correggere distorsioni. 

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