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La svolta dell’Europa non può finire con la pandemia

European Parliament President David Sassoli talks during a news conference following the recovery financial plan deal at the EU leaders summit, at the European Parliament in Brussels, Wednesday, July 22, 2020. After four days and nights of wrangling, exhausted European Union leaders finally clinched a deal on an unprecedented 1.8 trillion-euro (dollars 2.1 trillion) budget and coronavirus recovery fund early Tuesday, after one of their longest summits ever. (Francois Lenoir, Pool Photo via AP)
European Parliament President David Sassoli talks during a news conference following the recovery financial plan deal at the EU leaders summit, at the European Parliament in Brussels, Wednesday, July 22, 2020. After four days and nights of wrangling, exhausted European Union leaders finally clinched a deal on an unprecedented 1.8 trillion-euro (dollars 2.1 trillion) budget and coronavirus recovery fund early Tuesday, after one of their longest summits ever. (Francois Lenoir, Pool Photo via AP)

  • I sovranisti e i liberisti italiani partono da una stessa premessa sull’Europa: che sia immutabile. Dobbiamo prenderla così com’è, definita sostanzialmente negli anni Novanta, in una cornice neo-liberale.
  • C’è rassegnazione e provincialismo in questa visione, e questo la dice lunga sull’inadeguatezza delle classi dirigenti liberali che abbiamo da noi La sfida oggi è la riforma dei trattati, per eliminare il diritto di veto dei singoli stati e procedere verso l’unione fiscale e politiche espansive; è rendere strutturali, una politica di bilancio comune e gli eurobond.
  • Si tratta cioè di consolidare e ampliare la svolta avvenuta in questi mesi. Siamo a un passaggio storico.

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