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La vergogna di Santanchè scoraggia gli investitori

  • Santanchè segue i canoni del berlusconismo di cui è figlia: spostare l'attenzione, niente sui fatti, tutto sui procedimenti legali. Non dei fatti si parli, ma del processo.
  • Se sono veri i fatti denunciati da Report e quelli usciti sulla stampa, che non è nemica del governo ma solo fa il suo lavoro, Santanchè sgombri la scrivania.
  • La corruzione, con l'idea che la legge vincoli solo gli altri, non sono invenzioni del berlusconismo, ma il capolavoro è stato sdoganare anche queste, ammiccando agli italiani.

Molto c'è da dire sull'autodifesa della ministra del Turismo Daniela Santanchè, in Senato il 5 luglio; vuol proteggere, oltre al proprio, l'onore del figlio, che nessuno tira in ballo, perché lo fa lei? Anche l'obliquo accenno a chi chiedeva un posto nel locale di cui era (o è), socia con Flavio Briatore, ci sta in una lite fra comari, ma degrada Palazzo Madama. Sono note le cordiali amicizie notturne fra chi di giorno se le suona brandendo la durlindana di cartone. Santanchè segue i canoni

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