- Massimo Recalcati è un affermato psicanalista, ma i suoi giudizi sul Pd – “Il nuovo Pd e lo strabismo di Elly Schlein” sulla Stampa del 9 luglio – sembrano dettati più da uno spirito di fazione politica che non dalla psicanalisi cui dichiara di attingere a piene mani.
- Sulla Stampa Recalcati traccia una schematica e sbrigativa opposizione tra riformisti e massimalisti. Forse bisognerebbe fare qualche passo in più.
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La conclusione del suo ragionamento è che il Pd debba di necessità dividersi. Può darsi finisca così. Ma è una conclusione cui noi, come Prodi, non ci vogliamo rassegnare.
Massimo Recalcati è un affermato psicanalista, ma i suoi giudizi sul Pd – “Il nuovo Pd e lo strabismo di Elly Schlein” sulla Stampa del 9 luglio – sembrano dettati più da uno spirito di fazione politica che non dalla psicanalisi cui dichiara di attingere a piene mani. Celiando, verrebbe da dire in buon milanese “ofelè fa el to mestè”. Egli dovrebbe essere avvertito dei limiti di una stretta applicazione delle categorie della psicanalisi alla politica. Due mondi lontani: Freud fece una dedica



