- La polemica agostana sul reddito di cittadinanza (RdC) pecca di scollamento con la realtà.
- La mentalità meritocratica alla fine accusa sempre i poveri di esserlo. Il RdC del governo giallo-verde è parso a molti una forma di sussidio quando invece deve essere giudicato pragmaticamente.
- La frantumazione dei legami sociali e le successive crisi economico-finanziarie assieme all’incapacità crescente delle istituzioni di sovvenire ai bisogni dei cittadini indigenti, hanno creato un ceto sociale deprivato che vive nella penuria e nella miseria per il quale il lavoro non è la soluzione
La polemica agostana sul reddito di cittadinanza (RdC) pecca di scollamento con la realtà. Partiti e leader discutono tra loro senza tener conto che il reddito è stato una mano santa durante la pandemia: molte sofferenze aggiuntive sono state evitate proprio grazie ad esso e molte famiglie sono sopravvissute quando altre forme di reddito erano svanite. È legittimo volerlo migliorare ma non si può prescindere da tale dato oggettivo. Meritocratici e liberisti non possono negare la realtà delle co


