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L’eco-ansia dei più giovani può salvare il futuro

  • È chiamata “eco-ansia” la sensazione spaventosa che le basi ecologiche dell’esistenza siano in procinto di crollare. Un vissuto che si va diffondendo soprattutto tra i più giovani.
  • La paura può indurre a sposare tesi negazioniste, capaci di attenuare l’angoscia del futuro, o può essere mobilitante, portare le persone nelle piazze e nelle strade, farsi politica.
  • La generazione dell’eco-ansia si affaccia oggi sulla possibilità concreta dell’assenza di futuro, ma porta anche con sé la promessa di una nuova coscienza e passione del limite, che metta la politica di fronte alle sue responsabilità.

Ghiacciai che collassano, boschi che vanno in fiamme, siccità, precipitazioni anomale e violente. Fenomeni che da decenni segnalano gli effetti devastanti del cambiamento climatico di origine antropica si fanno ora sempre più prossimi e quotidiani, divenendo parte di un sentimento diffuso di catastrofe imminente. Nella letteratura scientifica è chiamata “eco-ansia” la sensazione spaventosa che le basi ecologiche dell’esistenza siano in procinto di crollare. Un vissuto individuale, che può a

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