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Lega, il partito degli evasori che detta la linea al governo

Il governo ha già regalato condoni à gogo, l’innalzamento al limite del contante, la clamorosa, smisurata disparità di trattamento tra redditi da lavoro autonomo e redditi da lavoro dipendente e da pensione, sui quali pesa la quasi totalità del gettito

Penso non sia fuori luogo bollare come indecente e scandalosa la politica fiscale di maggioranza e governo. Dentro i quali la Lega assurge a “partito degli evasori”. Lo attesta l’ennesimo incidente, diciamo così, in cui è incappato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, a proposito delle 700mila mail inviate dall’Agenzia delle entrate ad altrettante partite Iva il cui reddito denunciato sembrava poco attendibile. Apriti cielo: Matteo Salvini prima, Antonio Tajani poi, e infine Giorgia Melo

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