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L’egemonia della destra si scontra col problema di avere «più poltrone che culi»

Giorgia Meloni (LaPresse)
Giorgia Meloni (LaPresse)
  • Quando Alemanno stravinse nelle elezioni a sindaco di Roma, un signore del Nuovo Salario che aveva fatto la campagna per lui mi disse «mo’ il problema è che ci abbiamo più poltrone che culi».
  • La sensazione che alcuni nomi proposti non saranno all’altezza è solo pregiudizio derivante dal fatto che a loro non è mai stata offerta l’occasione, o risponde a una reale debolezza? Solo il futuro ce lo dirà
  • C’è un lavoro faticoso di pedagogia delle masse che manca e di cui pochi (sia a destra che a sinistra) si stanno occupando; si dedicano invece alla reciproca conquista e difesa di minimi feudi, si buttano nomi in faccia come se fossero stracci bagnati - e la chiamano egemonia.

Quando Alemanno stravinse nelle elezioni a sindaco di Roma, un signore del Nuovo Salario che aveva fatto la campagna per lui mi disse «mo’ il problema è che ci abbiamo più poltrone che culi». La volgarità qualche volta serve a tagliare nodi complessi; dopo quindici anni da allora, il problema sembra riproporsi ora che la destra ha stravinto sul piano politico nazionale. L’ansia di occupare le posizioni culturali sensibili (la Rai, le Fiere, le Biennali…) si scontra, mi pare, con la capacità eff

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