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L’Europa senza bussola che ripropone (in grande) il nazionalismo degli stati

Il clima e la salute sono «sfide condivise» per le singole sovranità e quindi sono «binarie» per cui «o tutti i Paesi raggiungono obiettivi comuni o nessuno» – così Mario Draghi su The Economist del 3 settembre scorso. La logica non fa una piega: o si lavora per soddisfare le condizioni di sopravvivenza che riguardano tutti, o ci saranno problemi insormontabili per tutti. La natura e la salute sono beni che appartengono a ciascuno di noi e a tutti noi; in questo senso sono beni comuni globali.

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