La parola, che in democrazia dovrebbe servire a creare un foro di discussione pubblico e aperto, è usata dalla destra come arma di attacco. Non dialogo ma offesa, non compromesso ma vendetta. La forza di chi vince. La maggioranza come forza dominante. L’autenticità è il canovaccio che tiene insieme questa spirale di violenza di piazza e di governo
«Zecche rosse, comunisti delinquenti». Matteo Salvini ha declamato la sua visione del mondo e della cittadinanza lanciando la marcia sull’Emilia-Romagna (domenica prossima si voterà per il governo regionale). Pensa di capitalizzare dagli (impediti) scontri sul ponte di Galliera, a Bologna, tra i neri di CasaPound e la sinistra dei centri sociali. I neofascisti erano calati in città per provocare scontri, volendo arrivare in piazza delle Medaglie d’Oro dove ancora si vede l’orologio della stazion



