- Sconcerta che un paese di grande tradizione liberale come la Svezia pur di accedere alla Nato abbia chinato la testa e accettato le pretese di Erdogan di avere per le sue carceri dei militanti del partito curdo Pkk, rifugiati nel paese scandinavo (e lo stesso vale per la Finlandia).
- C’è un vasto mondo al di là del G7 che ci guarda perplessi e non è più disposto ad accettare la supremazia dei nostri valori, tanto più se li sventoliamo solo a giorni alterni, in base alla nostra convenienza.
- Non si può essere leader morali del mondo con queste ambiguità ( e molti aspettano ancora un mea culpa sull’invasione dell’Iraq e su Guantanamo) .
Curdi al macello per compiacere il “dittatore” Erdogan? Il presidente della Turchia venne definito tale per non aver assegnato la poltrona al suo fianco alla presidente dalla commissione Ue Ursula von der Leyen in occasione di un meeting a Istambul. Mentre su questo sfregio al galateo diplomatico si sono spese milioni di parole indignate, non si trova un rigo sui dieci anni comminati ad una oppositrice come Canan Kaftancioglu, sul carcere a vita all’attivista per i diritti civili Osman Kaval



