- Vivo in un appartamento di 35 metri quadri con il mio ragazzo e il lockdown della primavera è stato estenuante: il mio lavoro – la scrittura, la lettura –, sovrapponendosi alle sue continue riunioni su zoom, non di rado si è fatto impossibile.
- Mi sono messo nei panni dei ragazzi, degli studenti che vivono in famiglie rumorose e caotiche com’era la mia: in assenza di biblioteche e aule studio, come hanno fatto a studiare?
- Ora un nuovo lockdown è alle porte, e ciò che mesi fa si è proposto a noi come un provvedimento imprevisto, eccezionale, sta iniziando a diventare una nuova normalità, striminzita, paludosa.
L’amicizia sospesa: il mondo che finisce (di nuovo) a Milano
27 ottobre 2020 • 12:53Aggiornato, 27 ottobre 2020 • 13:16