LUCA MARINELLI E L’INTERPRETAZIONE DEL DUCE

Che fatica prestare la faccia a Mussolini: ma l’arte non deve avere sensi di colpa

Credits: Sky
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Come altri prima di lui, Luca Marinelli ha voluto ribadire la distinzione tra la sua persona e il personaggio della serie tv “M – Il figlio del secolo”, nel bisogno di sottolineare la separatezza ontologica e deontologica tra l’interprete e l’interpretato. Come se dentro la maschera esistesse l’inspiegabile timore di un virus contagioso. L’arte ha proprio il compito di rendere dicibile l’indicibile, far sospettare l’esistenza di due dimensioni; presentare il male nelle sue molteplici forme

Secondo un’antica superstizione di ambito teatrale, l’espressione “The Scottish Play” sostituisce l’indicibile titolo del Macbeth di William Shakespeare: pare che il solo pronunciare quel nome rechi a chi calca le scene dosi massicce di sventura. Allo stesso modo, gli incantesimi, i sortilegi o le evocazioni del diavolo, nonostante la finzione, pare esercitino effetti di realtà con cui dovranno poi vedersela il malcapitato interprete e l’intero cast. Più di recente, il nome di Benito Mussolini è

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