In ginocchio senza capire

Il razzismo è anche un nostro problema

  • La Figc ha specificato che la nazionale di calcio si inginocchierà nella partita contro il Belgio, non però in adesione a Black Lives Matter, ma come manifestazione di solidarietà verso gli avversari.
  • Con ciò, dichiara di non aver compreso il valore simbolico del gesto di mettersi in ginocchio: una manifestazione di rispetto, un atto silenzioso di dolore e un segno di lutto, non rivolto all’altra squadra ma alle vittime della violenza razzista.
  • Il razzismo è trattato come un problema degli altri. Non come un fenomeno strutturale in tutte le società e che riguarda anche noi. Eppure basterebbe ricordare Balotelli e i cori «non esistono negri italiani».

Venerdì sera, nella partita contro il Belgio, la nazionale italiana di calcio si inginocchierà, con il gesto divenuto ormai simbolo globale di impegno contro il razzismo. La Figc ha però specificato in una nota che non lo farà in adesione a Black Lives Matter, che afferma di non condividere, bensì come manifestazione di solidarietà verso gli avversari. L’atteggiamento debole e incoerente di una squadra che resta in piedi, si inginocchia o fa metà e metà, in base a come si comportano i giocato

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