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Next Generation, è meglio l’arbitrio del principe o misurare tutto il possibile?

ALFREDO FALCONE
ALFREDO FALCONE
  • Il piano del governo per l’uso delle risorse di Next Generation Eu non indica mai su quali basi sono state fatte le scelte e quali sono i benefici attesi a fronte dei costi stimati. 
  • Se per principio non si valuta niente, saremo tutti vittime dell’ "arbitrio del principe”, cioè di furiose lotte partitiche per spartirsi i soldi europei al fine di comperare consenso dai diversi gruppi di interesse di riferimento.
  • Se si fanno un po' di numeri, poi di qualcosa si dovrà rendere conto, mentre con le chiacchiere e le affermazioni di principio sull’importanza relativa di questo o quel settore questo problema non si pone.

A volte un po' di storia è utile: la maggiore crisi economica prima di quella presente è stata certo la Grande Depressione del 1929, con un calo del Pil americano che molti stimano vicino al 30 per cento. Per combattere quella crisi, il presidente Franklin Delano Roosevelt non ha solo ripreso con successo, e in parte anticipato, il pensiero di John Maynard Keynes sull’intervento pubblico in economia, ma ha anche usato o per la prima volta in modo strategico l’analisi costi-benefici, per un insie

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