- La mia prima reazione alla vista delle foto che immortalavano i no-vax\no-pass che manifestavano il loro dissenso sfilando come fossero deportati nei lager nazisti è stata di rabbia, una provocazione non accettabile e non tollerabile.
- Smaltito il forte disagio, ho incominciato a riflettere sul perché sia stata possibile una cosa genere e sopratutto quali motivazioni hanno determinato quest’azione.
- La mia risposta è stata che non poteva essere altrimenti dopo decenni di banalizzazione della Shoah e della deportazione e di strumentalizzazione del ruolo di vittime degli ebrei.
Un amico, figlio di una staffetta partigiana che ha combattuto a Rimini, mi ha raccontato che il commissario politico di sua madre, Giovanni Fusconi “Isola”, comunista dal 1921 e condannato due volte al confino prima a Lipari e poi a Pianosa, nel dopoguerra fu apostrofato come fascista da una ragazzino che aveva ripreso perché disturbava nei giardini di Cervia. Credo che questo aneddoto raffiguri bene non solo una certe tendenza umana a trovare le scuse più assurde per giustificarsi pur sapen



