- Il Pd ha resistito elettoralmente nei primi anni di questo secolo intercettando il voto di componenti sociali diverse, attratte dalle scelte laico-liberatarie di questi partiti su tutta una gamma di temi etico-morali.
- Queste tematiche, con tutte le variazioni del caso nei vari contesti nazionali, hanno catalizzato il consenso di ceti istruiti e urbanizzati, un tempo lontani o inclinati a destra.
- Ma l’adesione spesso sopra le righe alla retorica filo-mercato, soprattutto in Italia, ha prodotto l’illusione ottica che gli elettori fossero attratti da questa svolta politica.
Evidentemente molti non hanno ancora realizzato che l’arrivo di Enrico Letta alla guida del Pd, con il suo stile felpato, senza proclami roboanti e senza alcuna sconfessione della precedente gestione, ha innescato un cambio di marcia nel partito. Passo dopo passo il neosegretario rende chiaro che lealtà non significa subordinazione. Quando ha rivendicato che il governo Draghi è il governo del Pd – e senza il suo apporto non reggerebbe un secondo – ne conseguiva che il Partito democratico “dev


