- I rifugiati crescono nel mondo: non c’è più casa né patria per loro
- Dobbiamo accoglierli per non tradire i nostri valori
- Se accolti diverranno i nostri più strenui difensori
“Statevene a casa vostra” si è sentito ancora una volta ripetere dopo l’ennesimo tragico naufragio davanti alle coste italiane. Decine di morti affogati, donne e bambini soprattutto. Sdegno, raccapriccio e orrore. Ma la risposta di molti resta: state a casa. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire: questa gente casa non ce l’ha, non ce l’ha più, spesso da molto tempo. I rifugiati senza casa nel mondo hanno superato i 100 milioni e crescono di numero. Chi erano le vittime di Cutro? Afgha


