Commenti

Non rimpiangiamo il Pci ma l’utopia che il mondo potesse ancora migliorare

LaPresse
LaPresse
  • Il centenario del Pci ha provocato un dibattito, molte riedizioni, articoli e pubblicazioni sulla storia del partito, il tutto circondato da una certa nostalgia.
  • Senza indulgere in nostalgie passatiste, si deve riconoscere che con la fine del Pci e del blocco comunista è andata incrinandosi un’idea di cambiamento e di vita come lotta.
  • Il messaggio profondo di quella che pretese di essere una forma di civiltà, era che con la rivoluzione e il sacrificio di sé si potesse cambiare tutto. Il suo esaurimento, anzi la sua negazione, appare oggi a molti come la dimostrazione che il mondo non si può cambiare.

Il centenario del Pci ha provocato un dibattito, molte riedizioni, articoli e pubblicazioni sulla storia del partito, il tutto circondato da una certa nostalgia. Oggi che il Pci non c’è più e che il comunismo sembra scomparso (salvo poche eccezioni) in molti sentono come se mancasse qualcosa. Anche il periodo delle ideologie non era scevro di vere emozioni e passioni: il comunismo e la rivoluzione sono stati una passione per numerose generazioni, e lasciano un vuoto. Come sappiamo il vuoto si

Per continuare a leggere questo articolo

VAI ALLA PAGINA DELL’AUTORE