- I movimenti populisti hanno trovato un fertile terreno di rappresentanza tra i gruppi sociali esclusi e marginali, concentrati per lo più in luoghi periferici, dai quali non si avvertivano i benefici provenienti dalla politica di coesione e dalle altre politiche europee.
- La crisi di legittimazione politica che ne è conseguita ha agevolato la crescita dei partiti euroscettici.
- La pandemia ha rilanciato il ruolo dell’Unione europea e compattato alcune delle tensioni politiche interne. Nell’eccezionalità del momento dovuto alla crisi sanitaria vissuta globalmente, si è trovato lo slancio per una svolta e una ripartenza.
L’emergenza pandemica è coincisa con un ritorno del ruolo dello stato nell’economia e nella società e con la ricerca di una ridefinizione dell’agire di mercato. Il Recovery plan e il Pnrr rappresentano, simbolicamente e sostanzialmente, un cambio di paradigma culturale rispetto al modello di crescita economica e progresso sociale che sembrava, ben prima della crisi sanitaria, aver dissipato l’insieme delle risorse necessarie al suo funzionamento e, dunque, limitato le sue potenzialità future.



