- Draghi è l’alleato inevitabile per Biden. Ma anche Biden è il partner che Draghi deve coltivare per mancanza di alternative.
- Il premier conosce troppo bene le dinamiche europee per pensare di poter vincere battaglie impossibili, come quella sull’embargo al petrolio o al gas, meglio limitarsi a essere il più europeo degli atlantisti e il più atlantista degli europei.
- Però ha fatto la cosa che nel medio periodo per gli Stati Uniti è più importante: sganciare l’Italia dall’orbita russa, schierare il paese senza ambiguità con l’Occidente, sia in termini di scelte concrete che programmatiche.
La Germania è troppo impegnata a fare i conti con le sue connivenze passate con la Russia per esercitare una leadership nella crisi ucraina, la Francia è zavorrata dalle scadenze elettorali (prima le presidenziali, ora le legislative) e dall’ambizione del presidente Emmanuel Macron di essere il grande mediatore, l’interlocutore di Vladimir Putin con cui parla spesso. La Spagna non è pervenuta, la Gran Bretagna è fuori dall’Unione e impegnata a cercarsi un ruolo. Tolta la Polonia e gli altri p



