- La stessa Fed ha ammesso di non avere un modello valido di comprensione dell’inflazione, quindi non si capisce come possa prevedere l’effetto delle sue decisioni e che, nel prossimo futuro, dipenderanno dai dati, invece di anticiparli.
- A luglio c’erano oltre 11 milioni di offerte di nuovi posti di lavoro, due per ogni disoccupato: il rapporto più alto mai registrato da quando viene rilevato il dato.
- Parlare di recessione, se si guarda al mercato del lavoro, parrebbe fuori luogo. Ma questa stessa situazione lascia presagire una forte crescita salari, contribuendo all’inflazione.
Sabato scorso, alla conferenza dei banchieri centrali di Jackson Hole, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha reso esplicito che l’obiettivo di inflazione al 2 per cento è incondizionato, quindi da perseguire anche costo di causare recessione e disoccupazione: la Fed continuerà ad aumentare i tassi oltre il livello considerato neutrale nel lungo periodo, e per tutto il tempo necessario. Dopo il picco L’inflazione ha probabilmente toccato il picco, ma a luglio rimaneva ben al di sopra de



