- Se si trasporta l’incontro fra il vertice del Dis, Elisabetta Belloni, e il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, al di fuori dei nostri confini l’anomalia risalta più chiaramente.
- Difficile dunque non leggere il fatto alla luce degli immediati antefatti, ma stringendo così tanto l’inquadratura sulle beghe partitiche si rischia di non vedere la bizzarria generale di una circostanza che, nell’ipotesi più benevola, è la madre di tutte le scelte istituzionalmente sbagliate.
- Come avrebbe reagito la politica e l’opinione pubblica se gli omologhi americani di Di Maio e Belloni si fossero fatti vedere in un ristorante della capitale americana?
Il capo della Cia a pranzo con un (quasi) leader di partito. Inverosimile? Ecco, appunto
03 febbraio 2022 • 15:03