i limiti della proposta del pd

Servono investimenti su crescita e istruzione, non doti ai giovani per raggranellare i loro voti

  • Due fatti sono difficilmente contestabili. Il primo è che in Italia esiste ormai da decenni un problema di crescita. Il secondo è che la ricchezza è sempre più concentrata nelle mani di pochi.
  • A questa dinamica si è accompagnata una riduzione dei proventi derivanti dalle imposte di successione. L’Italia risulta così essere tra i paesi in cui la tassa di successione ha il peso minore all’interno del totale dei prelievi fiscali.

  • In questo contesto è inserita la proposta avanzata dal Pd di revisione in senso progressivo delle aliquote sull’imposta sulle successioni e donazioni. Ma siamo sicuri che questo sia l’uso migliore che si possa fare di quelle risorse, in una prospettiva di crescita?

Due fatti sono difficilmente contestabili. Il primo è che in Italia esiste ormai da decenni un problema di crescita. Tra il 2000 e il 2019 il tasso di crescita del prodotto interno lordo italiano è stato pari allo 0,4 per cento, meno di un quarto del tasso di crescita medio nelle economie del G7. Il secondo è che la ricchezza è sempre più concentrata nelle mani di pochi. Salvatore Morelli ha ricordato su lavoce.info che tra il 1995 e il 2016 lo 0,1 per cento più ricco ha visto raddoppiare la su

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