Commenti

Quel razzismo da bar che non risparmia nemmeno le Olimpiadi

Molto tristi i commenti relativi a una sorta di appartenenza nazionale secondaria derivante dal colore della pelle, da alcuni tratti somatici. Una logica che prevede atlete di serie A, ma cittadine di serie B perché, insomma, non assomigliano a noi nati in questo paese da genitori entrambi di questo paese

Nella cerimonia di apertura delle Olimpiadi parigine, sembra che un rapper abbia riscritto la triade rivoluzionaria Liberté Égalité Sororité invece di Fraternité. Gli illuministi francesi, forse ancor meno delle loro controparti scozzesi, non erano sicuramente suprematisti bianchi e con il loro Fraternité si riferivano piuttosto alla solidarietà, allo spirito di collaborazione, non solo nazionale, anzi cosmopolita. Comunque, quella triade è, lo scrivo con le parole che Piero Calamandrei usò per

Per continuare a leggere questo articolo

VAI ALLA PAGINA DELL’AUTORE