Forza Italia e la possibile uscita dalla maggioranza

Quirinale, cosa cambia dopo la mossa di Berlusconi contro Draghi al Colle

  • Nella vicenda delle elezioni del Quirinale chi ha avuto il tempo giusto è stato Silvio Berlusconi. Dopo mesi di surplace, di cui la sua autocandidatura era parte di un gioco di specchi, alla fine è uscito allo scoperto per dettare le sue condizioni: niente Mario Draghi al Quirinale, altrimenti Forza Italia esce dal governo. 
  • Il niet a Mario Draghi lascia spazio solo a due esiti. Uno vede la riproposizione del presidente del Consiglio per il Quirinale da parte di altri membri della coalizione governativa, in quanto egli assomma due caratteristiche che altri non hanno: è il più qualificato di tutti, ed è super partes.
  • L’altro prevede l’apertura di una trattativa per un nome che però, a questo punto, non può che essere di gradimento della destra.

I tempi in politica sono fondamentali. Lo dimostra la parabola di Giuseppe Conte. Uscito da Palazzo Chigi con un consenso altissimo come nessun capo del governo prima di lui, ha sperperato quel capitale attardandosi a prendere una decisione che era nelle cose: assumere subito la guida dei Cinque stelle. Se avesse colto l’attimo favorevole, adesso il M5s non sarebbe quella terra incognita, priva di un asse portante e di una direzione di marcia. Nella vicenda delle elezioni del Quirinale chi ha

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