Superare il totonomi

Quirinale, una donna alla presidenza contro la nausea della politica

  • Poche persone capiscono meno di politica politicante di una vecchia prof di filosofia. Ci perdonino dunque i fini notisti politici che da settimane girano e rigirano fra le loro pinze, in queste occasioni più politicanti che politologiche, il tormentone del Colle e del piano, del Quirinale e di palazzo Chigi, del presidente della Repubblica e del presidente del Consiglio.
  • Ma i vecchi prof. di filosofia, o di qualunque altra disciplina più o meno umanistica, hanno almeno il vantaggio di una insospettata vicinanza al sentimento dei più: che è il sentimento, assai più diffuso di quanto politicanti e notisti immaginano, dei fini cui serve l’esercizio del potere politico, e del nesso fra i fini e i mezzi per conservarlo, o di conquistarlo.
  • I più non sono forse attratti dall’anti-politica, ma sopraffatti dall’angoscia della contingenza. Cioè dalla nausea di una politica ridotta all’esclusivo traccheggio per la conservazione di un qualunque straccio di potere, indipendentemente dai mezzi

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