- Mentre ci si appresta a discutere di riforma dell’euro zona, due punti fermi dovrebbero inquadrare il dibattito: (a) alla politica di bilancio dovrà essere data la possibilità che oggi non ha di regolare l’economia e sostenere l’investimento per il futuro; (b) anche se il debito pubblico non diminuirà, a livello globale la sostenibilità non è un problema
- Nel dibattito sulla riforma del Patto occorrerà concentrarsi su come consentire alla politica di bilancio di operare per la crescita e per la stabilizzazione. La riduzione del debito non dovrebbe far parte della nuova regola
- Per gestire il debito, presente e futuro, si dovrebbe creare un’Agenzia Europea del Debito, una banca che presterebbe ai paesi membri proteggendoli da pressioni indebite dei mercati
Il 2022 si preannuncia intenso per l’Europa. Nelle prossime settimane entrerà nel vivo il dibattito sulla riforma delle regole di bilancio e sull’assetto dell’eurozona. Per orientarsi nella discussione occorre partire da due punti fermi. Il primo è che la politica di bilancio deve fare parte in pianta stabile della cassetta degli attrezzi dei policymaker. Per trent’anni si è vissuti nell’illusione che i mercati fossero in grado di regolarsi da soli, e che le piccole correzioni necessarie al m



