- La fine della Russia sovietica ha lasciato il posto agli stessi dilemmi, paure, traumi della storia russa. Dopo gli zar, Lenin, Stalin, Gorbaciov ed Eltsin sono stati ripresi da un premier spietato e crudele sino alla barbarie, Vladimir Putin.
- Finora l’interpretazione della Nato e dell’Unione europea è stata diversa, cioè che il Cremlino mirasse a un ingrandimento territoriale, serrando a sé insieme alle repubbliche cosiddette indipendenti, la Crimea e l’Ucraina.
- La Duma ha impiegato mezza giornata per comminare 15 anni di prigione a chi sfila per le strade strade esecrando la guerra, e molto meno per smantellare il sistema informativo non gradito al Cremlino. Possibile che Bruxelles non possa, nel giro di un’ora, formalizzare, per arginare uno spargimento di sangue innocente, l’immissione dell’Ucraina nell’ordinamento civile e militare dell’Europa e della Nato?
Uno degli intellettuali socialisti tedeschi più rispettati, Karl Kautsky, nel 1920 ha anticipato quella che sarebbe stato l’iter della conquista bolscevica del potere in Russia e nel mondo Il saggio recava il seguente titolo: Terrorismo e comunismo. Negli ultimi vent’anni al Cremlino è un lettura non furtiva. La fine della Russia sovietica ha lasciato il posto agli stessi dilemmi, paure, traumi della storia russa. Dopo gli zar, Lenin, Stalin, Gorbaciov ed Eltsin sono stati ripresi da un premi



