Il caso Webuild e il capitalismo all’italiana

Salvato a spese di banche e Cdp, ora Pietro Salini si prende uno stipendio da 6 milioni

LaPresse Piero Cruciatti/LaPresse
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  • Pietro Salini, amministratore delegato del colosso del cemento Webuild, nel 2020 si è assegnato 6 milioni di stipendio, in aumento del 14 per cento sull’anno prima, pari a 300 anni di salario di un operaio. 
  • La Cassa depositi e prestiti, che aveva appena salvato Webuild dal fallimento con denaro pubblico, si è scandalizzata e ha votato contro, ma era solo un voto consultivo. 
  • A giustificare il superstipendio il bonus straordinario per la brillante acquisizione (definita “buon affare”) della fallita Astaldi. Operazione fatta col denaro pubblico stanziato per salvare il settore delle costrizioni.

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