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Salvare il figliol prodigo: quell’attitudine italiana alla diplomazia globale

Il rapporto tra le forze d’intelligence, la missione a casa Trump, l’impegno di Tajani per alleviare le condizioni di carcerazione: anche questi fattori hanno portato alla liberazione. Ricordiamolo: il nostro paese non abbandona mai nessuno. Ma è un approccio che non tutti gli stati condividono

Viva l’Italia. Diciamolo tutti insieme dopo che Cecilia Sala è tornata a casa. L’Italia che non abbandona mai nessuno, che non sceglie mai per la contrapposizione, che parla con tutti e non rompe mai i rapporti. Non è retorica: è diplomazia. Soprattutto è saper stare al mondo, in questo mondo caotico e polarizzato nel quale sbagliare è molto facile. Fare la faccia dura non serve: meglio un onorevole e permanente dialogo con tutti, amici, alleati, ma anche contrari, rivali, distanti. La liberazio

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