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Il giudizio su Draghi è sospeso, non quello sulla genesi

  • Il processo e la crisi che hanno portato alla fine del governo Conte II e all’arrivo di quello guidato da Mario Draghi non possono non “offendere”.
  • Le sensibilità dei critici sono diverse. Quel che le accomuna, sembra di poter dire, è la volontà di distinguere tra il “modo” che ha partorito il fatto e il “fatto”.

    L’attenzione a non giustificare i processi con gli esiti equivale a uno sforzo della ragione a non identificare la valutazione dei processi con quella dei loro esiti.

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