La lettera di Nadia Urbinati e Carlo Trigilia e gli interventi di Gianni Cuperlo e Marco Damilano ricordano le lettere fra Alicata, Vittorini e Togliatti su Rinascita e il Politecnico nel 1946. Ma viviamo nell’epoca della progressiva irrilevanza della cultura scritta. Se ci sono parole e idee che muovono il mondo, sono quelle dei social e dei meme. Politici di buona volontà e intellettuali residui dovrebbero immergersi in un viaggio nel mondo di destra per proporgli una nuova ricetta
Ai lettori radicati nel secondo Novecento (come me), la lettera di Nadia Urbinati e Carlo Trigilia e gli interventi di Gianni Cuperlo e Marco Damilano ricorderanno le lettere fra Mario Alicata, Elio Vittorini e Palmiro Togliatti su Rinascita e il Politecnico nel 1946. Certo, ci sono molte differenze. Urbinati e Trigilia si augurano una «riattivazione del circuito fra politica e cultura», senza rivendicare alcuna primazia, né della cultura sulla politica, né della politica sulla cultura, ma neanc



