- Giorgetti ha innescato un dibattito vero sul Quirinale: tutti sono ora spinti a prendere posizione, a cominciare dal suo stesso partito. E nel caso della Lega la discussione non è accademica ma investe i suoi assetti futuri non solo nel rapporto con l’ambiente esterno bensì anche al suo interno.
- Se Salvini impone di confermare la sua promessa a favore di Berlusconi, rinsalda la propria leadership nel partito e mette in riga Giorgetti.
- Il rischio è che la Lega si voti all’emarginazione, sia per l’impresentabilità/improponibilità di un voto a Berlusconi, sia perché si autoesclude dalla scelta effettiva del prossimo inquilino del Quirinale.
Sul Quirinale il dilemma definitivo per la Lega di Salvini e Giorgetti
04 novembre 2021 • 18:25Aggiornato, 04 novembre 2021 • 19:17